Descrizione
LEVOTUSS SCIROPPO 10 BUSTINE
10 BUSTINE MONODOSE
Antitussivo, escluse le associazioni con espettoranti.
Levodropropizina, saccarosio, metil-para-idrossibenzoato, propil-para-idrossibenzoato, acido citrico monoidrato, sodio idrossido, aroma ciliegia, acqua depurata.
Indicazioni
Terapia sintomatica della tosse.
Terapia sintomatica della tosse.
Controindicazioni
Ipersensibilitaโ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; la somministrazione del farmaco deve essere evitata nei pazienti con broncorrea e con ridotta funzionalitaโ mucociliare (sindrome di Kartagener, discinesia ciliare); gravidanza e allattamento; non somministrare a bambini di etaโ inferiore a 2 anni.
Ipersensibilitaโ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; la somministrazione del farmaco deve essere evitata nei pazienti con broncorrea e con ridotta funzionalitaโ mucociliare (sindrome di Kartagener, discinesia ciliare); gravidanza e allattamento; non somministrare a bambini di etaโ inferiore a 2 anni.
Posologia
Adulti e bambini sopra i 30 kg: una bustina contenente 10 ml di sciroppo fino a 3 volte al giorno ad intervalli di almeno 6 ore. Il trattamento dovrebbe essere continuato fino alla scomparsa della tosse. Tuttavia, se dopo 2 settimane di terapia la tosse dovesse ancora essere presente, eโ consigliabile interrompere il trattamento e chiedere consiglio al medico. Infatti la tosse eโ un sintomo e andrebbe studiata e trattata la patologia causale. Aprire la bustina seguendo la linea tratteggiata ed ingerirne il contenuto. Popolazione pediatrica: non somministrare a bambini di etaโ inferiore a 2 anni.
Adulti e bambini sopra i 30 kg: una bustina contenente 10 ml di sciroppo fino a 3 volte al giorno ad intervalli di almeno 6 ore. Il trattamento dovrebbe essere continuato fino alla scomparsa della tosse. Tuttavia, se dopo 2 settimane di terapia la tosse dovesse ancora essere presente, eโ consigliabile interrompere il trattamento e chiedere consiglio al medico. Infatti la tosse eโ un sintomo e andrebbe studiata e trattata la patologia causale. Aprire la bustina seguendo la linea tratteggiata ed ingerirne il contenuto. Popolazione pediatrica: non somministrare a bambini di etaโ inferiore a 2 anni.
Avvertenze
Lโosservazione che i profili farmacocinetici della levodropropizina non sono marcatamente alterati nellโanziano suggerisce che correzioni di dose o modifiche degli intervalli tra le somministrazioni possono non essere richiesti nella terza etaโ. In ogni caso, alla luce dellโevidenza che negli anziani la sensibilitaโ a vari farmaci eโ alterata, speciale cautela dovrebbe essere usata quando levodropropizina eโ somministrata a pazienti anziani. Si consiglia di usare cautela nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina al di sotto di 35 ml/min). Si consiglia di usare cautela anche in caso di contemporanea assunzione di farmaci sedativi in individui particolarmente sensibili. Questo medicinale contiene 4 g di saccarosio per dose (10 ml): i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosiogalattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale. Da tenere in considerazione per la somministrazione a soggetti affetti da diabete mellito. Il medicinale contiene metil para-idrossibenzoato e propil para-idrossibenzoato, noti per la possibilitaโ di causare orticaria. In generale i para-idrossibenzoati possono causare reazioni ritardate, tipo la dermatite da contatto e raramente reazioni immediate con manifestazione di orticaria e broncospasmo. I farmaci antitosse sono sintomatici e devono essere usati solo in attesa della diagnosi della causa scatenante e/o dellโeffetto della terapia della patologia sottostante. In assenza di informazioni sullโeffetto dellโassunzione di cibo sullโassorbimento del farmaco, eโ consigliabile assumere il farmaco lontano dai pasti. Levotuss sciroppo non contiene glutine; pertanto puoโ essere somministrato a pazienti affetti da celiachia.
Lโosservazione che i profili farmacocinetici della levodropropizina non sono marcatamente alterati nellโanziano suggerisce che correzioni di dose o modifiche degli intervalli tra le somministrazioni possono non essere richiesti nella terza etaโ. In ogni caso, alla luce dellโevidenza che negli anziani la sensibilitaโ a vari farmaci eโ alterata, speciale cautela dovrebbe essere usata quando levodropropizina eโ somministrata a pazienti anziani. Si consiglia di usare cautela nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina al di sotto di 35 ml/min). Si consiglia di usare cautela anche in caso di contemporanea assunzione di farmaci sedativi in individui particolarmente sensibili. Questo medicinale contiene 4 g di saccarosio per dose (10 ml): i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosiogalattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale. Da tenere in considerazione per la somministrazione a soggetti affetti da diabete mellito. Il medicinale contiene metil para-idrossibenzoato e propil para-idrossibenzoato, noti per la possibilitaโ di causare orticaria. In generale i para-idrossibenzoati possono causare reazioni ritardate, tipo la dermatite da contatto e raramente reazioni immediate con manifestazione di orticaria e broncospasmo. I farmaci antitosse sono sintomatici e devono essere usati solo in attesa della diagnosi della causa scatenante e/o dellโeffetto della terapia della patologia sottostante. In assenza di informazioni sullโeffetto dellโassunzione di cibo sullโassorbimento del farmaco, eโ consigliabile assumere il farmaco lontano dai pasti. Levotuss sciroppo non contiene glutine; pertanto puoโ essere somministrato a pazienti affetti da celiachia.
Interazioni
Gli studi di farmacologia animale hanno dimostrato che levodropropizina non potenzia lโeffetto farmacologico di sostanze attive sul sistema nervoso centrale (es. benzodiazepine, alcool, fenitoina, imipramina). Nellโanimale il prodotto non modifica lโattivitaโ di anticoagulanti orali, quali la warfarina e neppure interferisce sullโazione ipoglicemizzante dellโinsulina. Negli studi di farmacologia umana lโassociazione con benzodiazepina non modifica il quadro EEG. Eโ necessario tuttavia usare cautela in caso di contemporanea assunzione di farmaci sedativi in individui particolarmente sensibili. Dagli studi clinici non risulta alcuna interazione con farmaci usati nel trattamento di patologie broncopolmonari quali beta2-agonisti, metilxantine e derivati, corticosteroidi, antibiotici, mucoregolatori e antistaminici.
Gli studi di farmacologia animale hanno dimostrato che levodropropizina non potenzia lโeffetto farmacologico di sostanze attive sul sistema nervoso centrale (es. benzodiazepine, alcool, fenitoina, imipramina). Nellโanimale il prodotto non modifica lโattivitaโ di anticoagulanti orali, quali la warfarina e neppure interferisce sullโazione ipoglicemizzante dellโinsulina. Negli studi di farmacologia umana lโassociazione con benzodiazepina non modifica il quadro EEG. Eโ necessario tuttavia usare cautela in caso di contemporanea assunzione di farmaci sedativi in individui particolarmente sensibili. Dagli studi clinici non risulta alcuna interazione con farmaci usati nel trattamento di patologie broncopolmonari quali beta2-agonisti, metilxantine e derivati, corticosteroidi, antibiotici, mucoregolatori e antistaminici.
Effetti Indesiderati
Durante il trattamento con levodropropizina si possono verificare palpitazioni, tachicardia, nausea, vomito, diarrea, eritema. Le reazioni riportate come serie sono orticaria e reazione anafilattica. La maggior parte delle reazioni che si verificano in seguito allโassunzione di levodropropizina sono non gravi e i sintomi si sono risolti con la sospensione della terapia e, in alcuni casi, con trattamento farmacologico specifico. Le reazioni avverse riscontrate (la cui frequenza non puoโ essere definita sulla base dei dati disponibili) sono le seguenti: Patologie dellโocchio: midriasi, cecitaโ bilaterale. Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergiche e anafilattoidi, edema palpebrale, edema angioneurotico, orticaria. Disordini psichiatrici: nervosismo, sonnolenza, alterazione della personalitaโ oppure disturbo della personalitaโ. Patologie del sistema nervoso: sincope, capogiro, vertigine, tremori, parestesia, convulsione tonico-clonica e attacco di piccolo male, coma ipoglicemico. Patologie cardiache: palpitazioni, tachicardia, bigeminismo atriale. Patologie vascolari: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: dispnea, tosse, edema del tratto respiratorio. Patologie gastrointestinali: dolore gastrico, dolore addominale, nausea, vomito, diarrea. Patologie epatobiliari: epatite colestatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: orticaria, eritema, esantema, prurito, angioedema, reazioni della cute, glossite e stomatite aftosa, epidermolisi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: debolezza degli arti inferiori. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: malessere generale, edema generalizzato, astenia. Popolazione pediatrica: eโ stato segnalato un caso di sonnolenza, ipotonia e vomito in un neonato dopo assunzione di levodropropizina da parte della madre nutrice. I sintomi sono comparsi dopo la poppata e si sono risolti spontaneamente sospendendo per alcune poppate lโallattamento al seno.
Durante il trattamento con levodropropizina si possono verificare palpitazioni, tachicardia, nausea, vomito, diarrea, eritema. Le reazioni riportate come serie sono orticaria e reazione anafilattica. La maggior parte delle reazioni che si verificano in seguito allโassunzione di levodropropizina sono non gravi e i sintomi si sono risolti con la sospensione della terapia e, in alcuni casi, con trattamento farmacologico specifico. Le reazioni avverse riscontrate (la cui frequenza non puoโ essere definita sulla base dei dati disponibili) sono le seguenti: Patologie dellโocchio: midriasi, cecitaโ bilaterale. Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergiche e anafilattoidi, edema palpebrale, edema angioneurotico, orticaria. Disordini psichiatrici: nervosismo, sonnolenza, alterazione della personalitaโ oppure disturbo della personalitaโ. Patologie del sistema nervoso: sincope, capogiro, vertigine, tremori, parestesia, convulsione tonico-clonica e attacco di piccolo male, coma ipoglicemico. Patologie cardiache: palpitazioni, tachicardia, bigeminismo atriale. Patologie vascolari: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: dispnea, tosse, edema del tratto respiratorio. Patologie gastrointestinali: dolore gastrico, dolore addominale, nausea, vomito, diarrea. Patologie epatobiliari: epatite colestatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: orticaria, eritema, esantema, prurito, angioedema, reazioni della cute, glossite e stomatite aftosa, epidermolisi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: debolezza degli arti inferiori. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: malessere generale, edema generalizzato, astenia. Popolazione pediatrica: eโ stato segnalato un caso di sonnolenza, ipotonia e vomito in un neonato dopo assunzione di levodropropizina da parte della madre nutrice. I sintomi sono comparsi dopo la poppata e si sono risolti spontaneamente sospendendo per alcune poppate lโallattamento al seno.
Gravidanza
Gli studi di teratogenesi, riproduzione e fertilitaโ cosiโ come quelli peri e post natali non hanno rivelato effetti tossici specifici. Tuttavia, poicheโ negli studi tossicologici nellโanimale alla dose di 24 mg/kg si eโ osservato un lieve ritardo nellโaumento di peso corporeo e nella crescita e poicheโ levodropropizina eโ in grado di superare la barriera placentare nel ratto, lโuso del farmaco eโ controindicato nelle donne che intendono diventare o sono giaโ gravide poicheโ la sua sicurezza dโimpiego non eโ documentata. Gli studi nel ratto indicano che il farmaco si ritrova nel latte materno fino ad 8 ore dalla somministrazione. Percioโ lโuso del farmaco durante lโallattamento eโ controindicato.
Gli studi di teratogenesi, riproduzione e fertilitaโ cosiโ come quelli peri e post natali non hanno rivelato effetti tossici specifici. Tuttavia, poicheโ negli studi tossicologici nellโanimale alla dose di 24 mg/kg si eโ osservato un lieve ritardo nellโaumento di peso corporeo e nella crescita e poicheโ levodropropizina eโ in grado di superare la barriera placentare nel ratto, lโuso del farmaco eโ controindicato nelle donne che intendono diventare o sono giaโ gravide poicheโ la sua sicurezza dโimpiego non eโ documentata. Gli studi nel ratto indicano che il farmaco si ritrova nel latte materno fino ad 8 ore dalla somministrazione. Percioโ lโuso del farmaco durante lโallattamento eโ controindicato.
Sciroppo Levotuss prezzo: 6,93 โฌ
Codice AIC: 026752079